La Stereoscopia
Il primo visore per immagini stereoscopiche venne inventato nel 1833 da Sir Charles Wheatstone. Allora la fotografia non era ancora conosciuta e quindi venivano usati dei disegni (i primi daguerrotipi risalgono al 1837). Dal 1859 cominciò a svilupparsi a livello industriale la produzione di visori per stereoscopie, sulla base di un modello creato da O.W. Holmes, non molto dissimile da quello qui a fianco. Questo tipo di dispositivo ebbe un'enorme diffusione in tutte le case borghesi americane ed europee fino almeno agli anni della prima guerra mondiale e oltre.
Le immagini stereoscopiche vengono ottenute da una macchina fotografica con due obiettivi, per mezzo della quale si ottengono due fotografie, con punti vista distanti l'uno dall'altro 6,35 cm (2,5 pollici) circa, corrispondenti pressapoco alla distanza esistente tra l'occhio sinistro e il destro di ciascuno di noi. Quando le due fotografie (apparentemente identiche) vengono osservate attraverso le lenti dello stereoscopio, gli occhi miscelano le due immagini in una sola, creando un bell'effetto tridimensionale.
Stereoscopio stile Brewster
Grafoscopi
Stereoscopio Keystone
Stereoscopio Idealoscope (inizio '900)
Questo stereoscopio è predisposto per le stereoscopie ottenute con la famosa fotocamera stereoscopica Vérascope Richard.
Stereoscopio Tru Vue
Stereoscopio View Master
Dal 1938 fino quasi ai giorni nostri questo famosissimo stereoscopio ha avuto un'enorme diffusione. Il supporto delle immagini stereo era cosituito da degli inconfondibil dischetti in cartoncino.
Questo stereoscopio francese da tavolo (circa 1890) funzionava a gettone e consentiva la visione di 24 fotografie. L'inserimento del gettone liberava la manopola sulla destra che azionava la sequenza delle immagini stereoscopiche. Apparecchi come questo li si poteva trovare nella sala d'aspetto dei bordelli. Il gentiluomo in attesa poteva infilare la moneta nella gettoniera e osservare una sequenza di ritratti fotografici delle signore che prestavano servizio nella maison.(link)